FORMAZIONE GENITORI CLASSE 3A 29 ottobre

Amore, centro gravitazionale del nostro essere scuola e famiglia

Le famiglie della classe III della Scuola Regina Carmeli e la sfida educativa

Beatrice Vitelli

 

É con la lode a Dio cantata ad una sola voce che si è aperto anche quest’anno il primo degli incontri delle famiglie della terza elementare dalle Suore della nostra amata Scuola “Regina Carmeli”…. Sorrisi, accoglienza, condivisione, abbracci, sguardi traboccanti di comunione, quella che ormai, dopo tre anni di cammino assieme, si è andata a consolidare e radicare nelle relazioni umane che qui profumano di Cielo, tra mamme, papà, suore ed insegnanti tutti…. É l’Amore di Dio infatti il centro gravitazionale del nostro essere scuola, alla cui luce si insegna, ci si incontra, si stabiliscono legami, si guarda al bene di ogni singolo bambino, alla serenità delle famiglie con cui si concorre a quell’ armonico, continuativo, “prendersi cura”, “avere a cuore”, prendere responsabilmente e vicendevolmente “in carico”, ciascuno nel proprio ruolo specifico, il benessere dei “figli” che prima di essere nostri appartengono al Padre. Proprio questo l’oggetto principale di riflessione fatta assieme a Suor Luisella, a partire dalla lettura del settimo capitolo di quelle che sono le splendide indicazioni di Papa Francesco in “Amoris Laetizia”: Rafforzare l’Educazione dei Figli!

La “sfida educativa”, si diceva, è una delle fondamentali sfide di fronte a cui si trovano oggi gli educatori in generale e le famiglie in primis che pertanto rappresentano il “contesto educativo primario della libertà, della volontà e del desiderio; nonché luogo dove si impara ad ascoltarsi, a condividere, a rispettarsi, ad aiutarsi, a prendersi cura l’uno dell’altro…” oltre che ambito privilegiato di formazione morale, di orientamento e maturazione di abitudini e inclinazioni affettive a favore del bene, di educazione all’Amore, alla reciproca donazione e alla stima della differenza, e di trasmissione della fede “perché la famiglia deve continuare ad essere il luogo dove si insegna a coglierne le ragioni e la bellezza, a pregare e servire il prossimo”. Bellissimi a tal proposito i versetti letti di Proverbi dove tutto questo non potrebbe trovare migliore espressione “Figlio mio, osserva il comando di tuo padre, non disprezzare l’insegnamento di tua madre. Fissali sempre nel tuo cuore, appendili al collo. Quando cammini ti guideranno, quando riposi veglieranno su di te, quando ti desti ti parleranno; perché il comando è una lampada e l’insegnamento una luce, un sentiero di vita l’istruzione che ti ammonisce” (Pr 6,20-23)

Ma corona e culmine della giornata è stato senza dubbio nella S. Messa, presieduta da Don Elpidio Lillo, dove nella Parola del Vangelo del giorno, tutti i discorsi affrontati hanno trovato più alto vertice, la famiglia come testimone vivente del cuore stesso del Vangelo che poi è il cuore stesso della Vita: il comandamento più grande, quale? “Amerai Dio…Amerai il prossimo come te stesso”…. Dove amerai è “desiderio, attesa, profezia di felicità per ognuno”, perché Amare non è un dovere, ma una necessità per vivere… Amerai Dio con tutto il cuore, senza mezze misure ed Egli lo dilaterà per “amare marito, figlio, moglie, amico, il povero”, il “prossimo”, laddove Dio e il prossimo fanno una sola parola, un unico comandamento “il fratello ha volto, voce e cuore simili a Dio”(Ermes Ronchi) …E il Vangelo aggiunge ancora “come te stesso”… perché noi che abbiamo incontrato l’Amore senza misura del Padre possiamo dire con la vita ai nostri figli che ciascuno è un prodigio, una scintilla della mano dell’ Altissimo!