#noisiamoinvisibili

Noi siamo gli invisibili per questo governo.
Uniamo le nostre voci per favorire il pluralismo culturale, promuovere un patto educativo territoriale, mettendo in rete le scuole pubbliche paritarie di grandi e di piccole dimensioni, perché da soli è più difficile reggere l’impatto e le piccole scuole rischiano di chiudere a breve termine. Il numero delle scuole cattoliche e gli alunni che ancora le frequentano ci consentono di dire che non dobbiamo mollare questo settore vitale della vita e del futuro del nostro Paese, questa fucina di umanesimo, di pluralismo culturale.
Possiamo dire che il messaggio è arrivato chiaro: il 30% delle scuole paritarie è a rischio chiusura, 300mila sono gli allievi che busseranno alla scuola statale che già oggi rischia il collasso, 2.4 mld di euro costerà in tasse questo disastro del non riconoscimento della co-essenzialità della scuola pubblica paritaria rispetto alla pubblica statale. Crediamo che la scuola statale, con le sue 40mila sedi scolastiche e gli oltre 7mln di studenti, non potrà ripartire.
Il governo deve fare la propria parte per la liberazione dell’Italia oggi.
Un “rumore costruttivo”, che obblighi i nostri parlamentari, che saranno impegnati nella discussione degli emendamenti nell’aula parlamentare, a non lasciare indietro nessuno perché o l’Italia riparte dalla scuola, da questo grembo dove si entra bambini e si esce cittadini di uno Stato
democratico, o non ripartirà.